Neuropsicomotricità
DISATTENZIONE, IPERATTIVITÀ, ATTENZIONE
Nel comportamento disattento si riscontrano alcuni aspetti rilevanti come: l’incapacità di mantenere l’attenzione focalizzata su di uno stimolo, l’attenzione prolungata per un certo periodo, l’attenzione selettiva su uno stimolo alla presenza di altri competitivi ma irrilevanti.
COSA FARE A SCUOLA?
- unire programmi di ricompense a casa e a scuola (il bambino guadagna dei punti a scuola che può riscattare con privilegi extra a casa);
- al bambino devono essere riferite regole chiare, concise e numerose;
- in classe può essere applicato, sul banco del bambino, un foglio con alcune regole di base: “Alza la mano per fare una domanda”, “Stai seduto durante le lezioni”;
- esprimere le regole in modo positivo, enfatizzando l’attesa in termini di comportamento, del tipo: “Tu dovresti rimanere seduto durante la lezione”, piuttosto che focalizzarsi su cosa non è permesso:“Non dovresti alzarti dalla sedia durante la lezione”;
- a casa, esporre delle regole: “Stai seduto quando mangi”;
- i compiti più lunghi dovrebbero essere suddivisi in step più piccoli per permettere maggiori opportunità per un feedback immediato: elogiare il bimbo dopo ogni successo!
- quando le nuove abilità vengono acquisite, gli step verranno eseguiti consecutivamente dando luogo al compito originario;
- le strategie positive dovrebbero avvenire sempre prima di utilizzare tecniche di punizione.
COSA FARE A CASA?
Innanzitutto strutturare ed organizzare l’ambiente in cui il bambino vive, anticipando gli eventi al suo posto, componendo i compiti futuri in azioni semplici ed offrendo piccoli premi ed incentivi; analizzare ciò che accade intorno al bambino prima, durante e dopo il suo comportamento inadeguato o disturbante; rendere comprensibili al bambino tempo, regole, conseguenze delle azioni. I genitori potrebbero:
- Potenziare il numero d’interazioni positive con il bambino;
- Ignorare i comportamenti lievemente negativi;
- Usare comandi più diretti, semplici e precisi;
- Adottare provvedimenti coerenti e costanti per i comportamenti inappropriati del bambino.
Alcuni consigli utili
- quando si dà un comando, le istruzioni devono essere brevi, semplici e specifiche in maniera da descrivere, passo dopo passo quello che il bambino deve fare;
- quando il bambino manifesta certi comportamenti positivi ed adeguati, è importante premiare tali azioni anche quando si è irritati con il bambino per altri motivi;
- ignorare i comportamenti lievemente negativi, se messi in atto per attirare l’attenzione del genitore o se non realmente dannosi;
- il bambino ha bisogno di una giuda, per cui è sempre consigliato non fargli fare ciò che vuole;
- agire da modello per indurre il bambino ad imitare i genitori affinché impari a risolvere problemi in modo riflessivo e mediante piani di azione;
- adottare in maniera coerente le regole concordate;
- evitare di minacciare, sgridare, ma cercare di applicare le conseguenze concordate;
- stabilire specifiche regole di comportamento, verificare che vengano rispettate e prendere provvedimenti quando sono infrante;
- imparare a perdonare il bambino e… noi stessi, con i tanti errori che quotidianamente commettiamo, con la presunzione di non sbagliare mai!
Per terminare…
In un qualunque tipo di contesto, sia esso educativo sia esso “domestico”, è fondamentale la disponibilità, l’accoglienza, la capacità d’ascoltare. Esiste l’arte dell’ascolto, e per farlo occorre veramente abbandonare ogni sorta di pregiudizio, di fasulla formazione mentale che impedisce di apprezzare globalmente il bambino che a suo modo dimostra ciò che sa bene fare da quello che potrebbe fare, con tutti gli sforzi che mette in campo per tentare di riuscirci.
